Boom del fotovoltaico, +34% di nuovi impianti

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Installare i pannelli solari per contenere i rincari energetici è la nuova tendenza registrata dagli operatori del settore nell’ultimo trimestre a Roma e nel Lazio. Il risparmio in bolletta, stimato fino al 90%, è tra i fattori che hanno fatto salire gli acquisti di impianti fotovoltaici, pompe di calore e batterie per l’alimentazione del 34% nel 2021.

A trainare le vendite è soprattutto il ricorso massiccio al superbonus, l’incentivo attraverso il quale lo Stato rimborsa al cittadino il 110% del costo dei lavori di efficientamento energetico di un immobile. Secondo i dati forniti dall’Enea, l’ente pubblico incaricato di controllare la corretta applicazione della normativa nazionale, sul territorio regionale ad aderire all’agevolazione sono stati finora 1.286 condomìni, 4.536 edifici unifamiliari e 3.580 unità abitative indipendenti. L’investimento medio ammonta a 671.542 euro per i primi, 108.473 euro per i secondi e 94.128 euro per i terzi. In tutto 9.402 cantieri aperti, pari all’8,73% del totale italiano, dei quali ne sono stati chiusi il 63%.

Tra le imprese del comparto che ne hanno beneficiato c’è Fotovoltaico Semplice di Latina, che nell’ultimo anno ha triplicato gli affari toccando quota 30 milioni di fatturato. In dodici mesi l’azienda ha portato a compimento 430 installazioni, dando un impiego a 43 persone. «Questo è solo l’inizio: il grosso delle richieste arriverà nel 2022 – annuncia l’amministratore delegato di Fotovoltaico Semplice, Daniele Iudicone –. Molto dipenderà dai ritardi nella consegna dei materiali., che vanno dai 50 ai 60 giorni, e dalla manodopera qualificata praticamente introvabile. Eppure il campo delle rinnovabili sarà un grande volano per l’occupazione nel prossimo futuro. Ci crediamo a tal punto da proporre ai giovani percorsi di formazione post diploma e post laurea».

Soluzione che non dispiacerà alla società romana Team Impianti, cooperativa con trenta dipendenti radicati nel popolare quartiere della Garbatella. Sul mercato da più di dieci anni, prima che termini dicembre il gruppo si aspetta di raddoppiare le entrate, che per ora si aggirano attorno ai 4 milioni. «Le ditte non riescono a soddisfare la domanda di occupazione per intero, tanto da essere costrette a subappaltare parte delle richieste – spiega il ceo di Team Impianti, Simone Pietro –. All’appello mancano elettricisti e idraulici specializzati, che adesso possono ambire a salari più alti».

«Se ieri eravamo inondati di curricula di giovani alla ricerca di un posto - precisa il ceo -, oggi siamo costretti addirittura a riproporre più volte lo stesso annuncio perché nessuno risponde. Problema al quale si aggiunge la spirale inflazionistica che ha investito non solo il gas, ma anche rame, ferro e componenti elettriche essenziali per onorare i contratti stipulati».

Fonte: Corriere della Sera

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